Facebook è senza dubbio il fenomeno del momento. Il sogno, di arrivare a 1 miliardo di utenti, e a 1 miliardo di dollari di fatturato annuo, sembra ormai essare alla portata. L’applicazione di Mark Zuckerberg viene anche ampiamente utilizzata dalle grandi marche come nuova soluzione di marketing.
In molti sono convinti che l’utilizzo del Social Network per scopi commerciali/promozionali sia veramente proficuo. Tra i vantaggi, il poter creare gratuitamente delle “page” che consentono di “fidelizzare” altri utenti di Facebook, magari già presenti nel proprio mercato di riferimento. La gente effettivamente può interagire con la pagina del marchio, diventarne fan, inviarla ai propri amici e discuterne a piacimento.C’è però chi si spinge oltre ed afferma che le pagine di Facebook potrebbero tranquillamente sostituire i siti “ufficiali” dei brand (ed anche servizi di advertising, come Google Adwords).
Non tutti però sono d’accordo sul fatto che Facebook rappresenti la soluzione finale per il marketing. C’è anche chi ha compilato una lista di limitazioni, a causa di cui il Social Network più popolare potrebbe non essere il più idoneo per tutte le aziende… (continua…)

    Ecco la lista delle “imperfezioni”:

  • Facebook non è adatto a tutti. A livello marketing Facebook è molto utile per chi già si trova “prepotentemente” sul network, ma pressochè nullo per le persone che ne stanno al di fuori. Se si cerca un’attività su Google e si trova la “page” di Facebook, c’è la possibilità che il cliente, non troppo famigliare con lo strumento, passi al risultato di ricerca successivo;
  • Gli utenti di Facebook non sono ancora pronti per comprare. Chi “gironzola” per Facebook, non è abituato ad utilizzare la piattaforma per fare acquisti. Ciò lo differenzia da Google Adwords, in cui gli annunci pubblicitari vengono visualizzati proprio dove la gente ha effettuato una specifica ricerca, con molta più probabilità disposta ad aprire il portafogli.
  • Le pagine di Facebook hanno ancora dei limiti. Per connettersi col cliente, per fidelizzarlo, per ottenere dei feedback, per promuovere prodotti o iniziative, le “page” sono davvero funzionali. Vi sono però ancora dei limiti in ambito marketing. Per esempio non si può avere un negozio online o ottenere un elenco di abbonati e-mail; non si può avere un design individuale che si differenzi dalla concorrenza. Le pagine di Facebook funzionano meglio quando agiscono come un trampolino di lancio per attirare i visitatori verso il sito web ufficiale.
  • Facebook non è il massimo per la ricerca con parole chiavi. Google avrà sempre in più di Facebook la ricerca per parole chiave. Google rende visibile il tuo sito web, nel motore di ricerca, da letteralmente migliaia di punti di accesso diversi. Questi punti di ingresso sono concentrati intorno a parole chiave che non indirizzano per forza alla home. Ciò non accade su Facebook. Li si ha solo un punto di entrata, la fan page.
  • La pagina non è tua. La pagina su Facebook non è di proprietà dell’utente, è di proprietà di Facebook stesso. Mentre un sito tradizionale cresce grazie agli articoli, ai commenti, alle pagine ed acquista un valore anche materiale per il proprietario (che può decidere di venderlo, per esempio!), la pagina di Facebook resta una proprietà di Facebook e non ci si può fare proprio tutto quello che si vuole.

La conclusione è che sebbene Facebook, si riveli un potente strumento di marketing, il suo utilizzo esclusivo non sembra poter essere attualmente tanto proficuo, da permettere alle aziende di abbandonare completamente i siti ufficiali, e le strategia di advertising più tipicamente “googleiane”.