nutella-social-fail

Giuro che ho provato fino all’ultimo a resistere.
A non scrivere questo post.
Poi non ce l’ho fatta (sono un debole, lo ammetto!) dinnanzi al dilagare degli ormai celebri “titoloni all’italiana” sulla vicenda…

Non scriverò una “filippica” ma concedetemi qualche riga per esprimere la mia opinione strettamente personale maturata in questi due giorni di “fact checking” e di conversazioni in giro per il Web sull’argomento specifico.

1) La contesa non è tra Ferrero e “una povera casalinga di Voghera che ha dedicato la vita a dare visibilità gratuita al marchio Nutella” ma tra Ferrero ed una professionista del settore comunicazione (peraltro molto brava, mi dicono, e non ho motivo di dubitarne, bello anche il sito: https://www.sararosso.com/). Giusto per capire di chi stiamo parlando.

2) Non ci sono (o almeno io non le ho ancora trovate) delle spiegazioni ufficiali da parte di Ferrero. La scelta è talmente in controtendenza da meritarle non tanto per i presunti “milioni” di fan del Nutella Day (che tra 10 gg massimo si dimenticheranno tutto), quanto per capire come si ragiona negli uffici di direzione marketing di un grande brand, riguardo il controllo della marca e più che altro, in questo caso specifico, i business che possono sorgere alle spalle di essa. E fateci sapere su.

3) Nutella non perde un centesimo da questo presunto fallimento sui social. Le crisi sui social rimangono tali. E si dimenticano in fretta, come scrisse qualche tempo fa, da queste parti, Nicola Delvecchio.

4) Strategicamente parlando, si possono aprire mille scenari diversi sulla vicenda. Credo che uno dei più interessanti sia quello proposto da Roberto Venturini. Altro commento che ho apprezzato è quello di Alessandro Donadio letto pochi minuti fa su Facebook:

IL-CAMALEONTE

 

5) Io dico solo che scegliere tra il perdere totalmente il controllo del proprio marchio o mantenerlo totalmente fin troppo saldo nelle proprie mani, sia come scegliere tra lasciare il proprio negozio aperto ed incustodito con un cartello in strada con su scritto “ENTRATE E FATE QUELLO CHE VOLETE, E’ UNA PROMOZIONE” oppure chiudere totalmente il negozio ed aprire uno di quei distributori automatici che appaiono con sempre maggior insistenza nelle nostre città: se c’è da lamentarsi puoi prendertela sempre con la macchinetta…

UPDATE: in merito poi alla vicenda specifica, secondo me è andata proprio come sostiene Ada Moretti:

Il tutto, alla fin fine, mi sa di mancato accordo (economico? Di riconoscimento? Legale? Comunque con risvolti di peso, s’intende) tra chi gestiva la pagina e l’azienda, uscito poi (anche qui, i motivi possono essere diversi e disparati) sui media nella forma in cui lo vediamo; ma è solo una mia idea, niente più.

BINGO!

UPDATE 2: a dimostrazione che da queste parti ci avevamo visto giusto, ecco che spunta l’accordo tra Ferrero e Sara Rosso, il Nutella Day è salvo e… vissero tutti felici e contenti

fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/geishabot/2341580658