Scommetto che per molti sia un sogno. Sono convinto che per tanti resti un’utopia. Bene, nella mia professione (ipoteticamente) non lo è. Anzi rappresenta una valida alternativa al lavoro d’ufficio. Sto parlando del telelavoro, del remote working, insomma del lavorare da casa.

Vorrei analizzare insieme a voi quelli che sono i pregi e i difetti di questa opzione lavorativa, figlia dell’esplosione della tecnologia e dei mezzi informatici. L’ “imbeccata” me l’ha fornita una divertente infografica di The Oatmile. D’altronde io stesso, sono alcuni mesi che collaboro con una Web Agency, nonostante sia stato in ufficio al massimo 3 o 4 volte. “Fortunato!” direte… Un momento. Riflettiamo insieme. Poi ognuno tirerà le proprie conclusioni.

Partiamo dai pregi

  • E’ vero che spesso il lavorare da casa è sinonimo di “basta sveglia all’alba“. Lo posso confermare: iniziare una giornata senza la costrizione di un risveglio traumatico, rappresenta una bel “più” alla voce qualità di vita.
  • Meno tempo passato in macchina. Altro vantaggio indiscutibile è dato dal fatto che non essendo obbligati a recarsi in ufficio, soprattutto in città caotiche come la mia (Genova…), si trascorre molto meno tempo in automobile, nel insopportabile traffico cittadino, eliminando una delle fonti più grandi di stress (escludendo mogli e fidanzate!) nella nostra quotidianeità.
  • Essere nella tranquillità della propria abitazione ha come risultato la possibilità di lavorare con più serenità, senza essere continuamente interrotto da colleghi, capi, telefonate, campanelli che suonano… insomma da un sacco di fattori che disturbano e rendono meno produttivo il lavoro.
  • Anche a livello alimentare, il telelavoro può avere effetti positivi, poichè, pranzando tra le mura domestiche, si riduce notevolmente l’obbligo di mangiare fuori, magari un panino e magari con solo una mezz’oretta a disposizione. E ciò vi assicuro non è cosa da poco.
  • Ciò che però a mio avviso resta il pregio in assoluto più grande è la flessibilità d’orario, la possibilità di lavorare un pò quando si vuole, con l’unico obiettivo di rispettare scadenze e consegne. In questo modo si può avere più tempo libero, concentrando i propri sforzi produttivi in meno ore lavorative. Insomma la possibilità di fuggire dalle canoniche “8 ore” è davvero ciò che fa la differenza rispetto ad un impiego standard.

Ma come in tutte le medaglie. C’è da tenere in conisderazione anche l’altra faccia. Quindi occhio ai difetti

  • il degrado dell’ “immagine sociale” è sicuramente una possibilità negativa per coloro i quali lavorano da casa. Mi spiego meglio: il fatto di non dover andare in ufficio “in ghingheri”, ossia ben vestito, sbarbato e curato può portare ad un “abbassamento della guardia” per quelli che sono caratteri importanti per la socialità di una persona. Inoltre anche a livello fisico si rischia di essere più portati ad abbracciare uno stile di vita più sedentario (anche se questo dipende molto dalla persona).
  • Le distrazioni rappresentano un altro grande problema connesso al telelavoro. In casa, notoriamente, non si è sottoposti a controllo e quindi anche la concentrazione dedicata agli obiettivi professionali “di giornata” può essere messa in difficoltà, per esempio, dai Social Network sempre più presenti (e invadenti…) nelle nostre vite, dalle Email private, spesso cariche di link a video da guardare, di articoli da leggere, che poco o nulla hanno a che vedere col lavoro. Insomma è davvero facile perdersi e trovarsi a fine giornata… senza aver fatto niente di produttivo.
  • La componente più problematica del remote working si riflette nelle relazioni personali, in una duplice maniera: da una parte l’assenza dall’ufficio vi può far perdere tutto il bello dei rapporti di amicizia che spesso si costruiscono anche in ambiente lavorativo. Mi riferisco al ridere e scherzare con i colleghi nelle pause, raccontarsi le vicissitudini dei  viaggi, al ritorno dalle ferie, o anche solo commentare la partita di calcetto della sera prima. Dall’altro lato, chiedete un pò alle vostre mogli, fidanzate o genitori, come si sentirebbero contenti ad avervi in casa per tante belle ore nell’arco della giornata… (sono proprio curioso delle risposte…!).

Ora che vi ho messo dinnanzi ai quelli che sono (a mio parere; anzi se avete altri suggerimenti sulla questione, siete pregati di farli pervenire…) i pregi e i difetti del lavorare da casa, a voi la scelta su ciò che reputate più indicato. Sono consapevole che coloro i quali possono valutare effettivamente questa possibilità rappresentino una minoranza però se avete la possibilità di costruirvi la vostra scelta…

Per quanto mi riguarda, non mi dispiacerebbe per niente poter sviluppare la professione da una spiaggia del Sud o del Centro America! Esagerato? Beh bisogna puntare in alto nella vita…