I Social Media hanno ampiamente dimostrato un’efficacia naturale in situazioni di emergenza, soprattutto di carattere politico e ambientale: pensate, per esempio, all’ultima rivoluzione egiziana o al terremoto di Haiti…
Twitter e Facebook hanno caratteristiche che li rendono particolarmente funzionali, in situazioni di crisi:
- Facilità nel pubblicare news e raggiungere un vasto pubblico in breve tempo;
- Estrema velocità nel doffondersi dei contenuti, grazie alla viralità degli strumenti (i bottoni di condivisione permettono con un click di passare la notizia a tutti i propri contatti).
Secondo voi, si potrebbe ipotizzare un utilizzo ancora maggiore dei Social Media in situazioni di emergenza “quotidiana”, quali crimini, incidenti o incendi, non solo per diffondere notizie ma per richiedere l’intervento delle forze competenti?
Il team di Mashable ha pubblicato un’infografica che riassume la situazione attuale di “connubio” tra Social Web e situazioni critiche, proponendo anche una serie di statistiche molto interessanti…