Credo che ognuno degli abitanti di questo palcoscenico dei paradossi, spettacolare ma scivoloso, democratico ma manipolabile, collaborativo ma nevrotico, che è il social web sia chiamato a fare la propria parte affinché questo giocattolo non si rompa.
A ciascuno, a suo modo, sia come individualità sia come comunità, “tocca qualcosa” in termini di presa di coscienza e di consapevolezza rispetto a quella che dovrebbe essere considerata, a tutti gli effetti, un’estensione dell’educazione civica.
Alle aziende… la verità.
Ai blogger… la qualità.
Ai giornalisti… il fact checking.
Ai marketer… l’ecologia dell’informazione.
Ai politici… il dialogo.
A tutti gli altri… almeno un minimo di buon senso.
Utopia o meno (in rigoroso ordine alfabetico) non credo che si possa più rimandare.
immagine in alto: https://www.flickr.com/photos/iguanajo/